Come capire se si ha bisogno dello psicologo ?
Come possiamo, dunque, comprendere se abbiamo bisogno di uno psicologo a Taranto ?
elenco alcune circostanze in cui, generalmente, ci si rivolge ad uno psicologo o psicoterapeuta:
- per ritrovare serenità e felicità ,
- per favorire una crescita interiore personale,
- per delle esigenze di comprensione e/o di orientamento,
- per raggiungere una maggiore e migliore consapevolezza di sé, degli altri e delle proprie sfere vitali (familiare, sentimentale, sociale, lavorativa, scolastica),
- per una crisi temporanea,
- per dipanare dinamiche e difficoltà affettive, sociali, familiari, relazionali, scolastiche, lavorative,
- per uscire da situazioni di stallo e/o blocco,
- quando i sintomi (es. ansia, depressione, stress… ) aumentano progressivamente di intensità e frequenza, persistendo troppo a lungo nel tempo e incidendo negativamente nella propria vita,
- in caso di lutti ed eventi traumatici,
- per liberarsi da eccesso di ansia, stress, impulsi, pensieri, paure, difficoltà , idee e sentimenti negativi (tristezza, idee fataliste sul futuro, paure irrazionali),
- quando notiamo alterazioni del comportamento (ad esempio sbalzi costanti e ingiustificati dell’umore, alterazioni nella nostra condotta che generano problemi o isolamento ingiustificato),
- quando un problema psicologico tende ad aumentare di intensità e frequenza, cronicizzandosi ed invadendo in modo disfunzionale tutte le varie sfere vitali,
- per ristabilire equilibrio e giusto livello di umore e di autostima,
- per rimodulare e migliorare il proprio carattere e la propria personalità ,
- per uscire gradualmente da abusi e dipendenze (droghe, alcool, tabacco, cibo, sesso).
Come lo psicologo puó essere d'aiuto ?
- Sostenendo la persona attraverso il disagio interno fino alla sua attenuazione e/o scomparsa,
- Aiutando a comprendere, riattivare e rinsaldare le proprie energie e capacità , soluzioni e motivazioni interne, permettendo in tal modo il superamento di blocchi ed ostacoli psichici,
- Creando uno spazio diverso da quelli soliti della vita quotidiana, in cui confidarsi e confrontarsi ritrovando punti di riferimento e risposte, fornendo le necessarie informazioni in merito al problema esposto ed inviando, eventualmente, ad altro specialista.
Come comprendere se un sostegno psicologico o una psicoterapia servono?
Premesso che l’intervento psicologico o psicoterapico si fondano sulla reciproca collaborazione attiva di professionista e cliente, su un “contratto di lavoro” con precisi obiettivi e su una specifica relazione di fiducia reciproca, empatica, disponibile e accogliente, solo in itinere è possibile fare una valutazione dell’efficacia del percorso. Gli elementi valutabili sono:
- la qualità della relazione, luogo in cui il cliente possa sentirsi a suo agio nel raccontarsi, esprimere il proprio disagio e i propri pensieri, accogliere le indicazioni dello psicologo;
- il tempo: una terapia “rapida” o “lunga” non sono necessariamente garanzia di efficacia e di raggiungimento del proprio benessere. Ciò che, invece, è consigliabile è partire da un’attenta analisi del bisogno e formulazione di piccoli obiettivi raggiungibili e realistici all’interno di un arco temporale definito e concordato insieme. Raggiunto quel momento fare “il punto della situazione” in modo onesto e condiviso, eventualmente rivalutando un ulteriore periodo di approfondimento, analisi, elaborazione a seconda delle esigenze attuali;
- prima di intraprendere un percorso è bene informarsi sulla distinzione tra psicologo e psicoterapeuta al fine di poter scegliere consapevolmente a quale professionista rivolgersi in base alle proprie necessità . Sarebbe opportuno, inoltre, avere un’idea dei vari tipi di psicoterapia in modo tale da poter scegliere di andare da uno psicoterapeuta in base al suo approccio teorico e metodologico di riferimento; questo perché è importante che le proprie inclinazioni siano in sintonia con quelle del professionista.
Come spiegare ai propri familiari la necessità di rivolgersi ad uno psicologo?
A conclusione di questo articolo un altro tema importante che, a volte determina la decisione di andare da uno psicologo, è la relazione con i propri familiari e la possibilità di essere con loro sinceri e trasparenti nel dichiarare la propria necessità . Spesso, purtroppo, ci si trova in sistemi familiari che difficilmente comprendono tale bisogno, probabilmente condizionati da pregiudizi e stereotipi (lo psicologo è solo un ciarlatano, ma perché devi andare a raccontare ad un estraneo i fatti tuoi, tirati su le maniche da solo/a, ce l’hai fatta in passato perché non dovresti farcela adesso?… .). Altre volte siamo noi stessi immersi in questi stereotipi e false convinzioni e, quindi, temiamo il giudizio altrui, negandoci la possibilità di condividere questa scelta e, magari, di trovare comprensione e rassicurazione. Se noi stessi siamo consapevoli e convinti del fatto che lo Psicologo è uno strumento che, in un determinato periodo della nostra vita, ci può aiutare a ritrovare l’equilibrio e raggiungere i nostri obiettivi di benessere saremo certamente più a nostro agio nel comunicare ad un nostro familiare/conoscente questa nostra decisione, consapevoli del fatto che a fronte di un’eventuale disapprovazione noi sappiamo che siamo “persone sane che si prendono cura della propria salute emotiva, psicologica e relazionale!”.